In questa routine di manutenzione, che può essere svolta di persona o affidandosi a professionisti del settore, un ruolo importante è giocato dai prodotti chimici che vanno riversati nell’acqua.
Quali prodotti mettere in piscina?
I prodotti chimici invernali per piscina si suddividono in diverse categorie, ovvero:
- Antigelo (o svernante) per piscina
- Antialghe specifico per piscina
- Pastiglie di cloro o cloro granulare per piscina
- Prodotti a base di ossigeno per piscina
- Prodotti per la flocculazione in piscina
- Regolatori del PH della piscina
Come si usano i prodotti per piscina?
La procedura di utilizzo dei prodotti inizia dopo la chiusura della piscina: a novembre si versa nell’acqua l’antigelo che, a dispetto del nome, svolge soprattutto un’azione di prevenzione della formazione di alghe. Trattandosi di un prodotto soggetto a dispersione nel tempo, verso febbraio è opportuno effettuare un secondo versamento.
Se lo si ritiene opportuno, si può anche aggiungere un prodotto antialghe specifico che aiuta a evitare spiacevoli sorprese alla riapertura.
Ovviamente è necessario che la piscina sia provvista di apposita copertura, altrimenti occorrerà mantenere puliti l’acqua e il fondale dai vari depositi di foglie, polvere e detriti. Per rimuovere le eventuali particelle in sospensione si può utilizzare un flocculante, ossia un aggregante che consente una migliore rimozione delle impurità presenti nell’acqua.
Una volta fatto questo, prima della riapertura sarà necessario effettuare una clorazione shock, riversando cioè nella piscina un quantitativo di cloro molto superiore a quello utilizzato in fase di routine, che permetta la disinfezione completa dell’acqua.
Del resto, se l’impianto di filtraggio viene mantenuto in funzione, durante l’inverno è indispensabile proseguire anche con la normale clorazione. In alternativa si può chiudere il filtraggio, avendo cura di svuotarlo.
Può essere interessante sapere che, per chi è allergico al cloro o non ne ama l’odore o la composizione chimica, esistono anche sistemi di disinfezione alternativi, come per esempio:
- Prodotti a base di ossigeno per piscina – Richiedono un dosaggio automatico e sono una buona alternativa al cloro per chi ha problemi di sensibilità della pelle. È bene però ricordare che, dall’1 gennaio 2023, secondo il protocollo anti-terrorismo, i prodotti di questo tipo possono essere commercializzati solo se contengono una percentuale di ossigeno inferiore o pari al 12%. Questo può rappresentare un problema dato che una percentuale inferiore al 35% rischia di essere insufficiente per ottenere l’effetto voluto in una piscina di medie dimensioni.
- Prodotti elettrofisici per piscina – A base di argento, vengono utilizzati per la sterilizzazione delle acque. Esistevano anche a base di rame per la flocculazione ma oggi sono vietati in quanto il rame, una volta rilasciato attraverso le acque di scarico, risulta nocivo per la falda acquifera.
Quanto cloro in piscina?
Per una maggiore comodità (e sicurezza), si può dotare la piscina di un impianto di dosaggio automatico del cloro. In questo modo non si corre il rischio di andare in debito o in sovraccarico, a tutto vantaggio dell’igiene e della salute.
Nello specifico esistono sistemi che regolano automaticamente la percentuale non solo di cloro ma anche di flocculante nonché di eventuali prodotti per il mantenimento del PH dell’acqua.
Per il controllo del PH esistono anche dei test manuali che si effettuano con appositi reagenti.
Hai qualche domanda riguardante i giusti prodotti per la tua piscina? Ti risponderemo volentieri! Contattaci quando vuoi o vieni a trovarci in negozio: dall’8 aprile 2023 siamo aperti anche al sabato, dalle 9.00 alle 12.30!